In vista dell’evento “La musica secondo Bertallot: un racconto musicale & crossmediale” che si terrà giovedì 7 dicembre nella Chiesa di San Pietro, abbiamo intervistato Alessio Bertallot per conoscerlo più da vicino.
Bertallot musicista, autore, conduttore radiofonico e DJ: un maestro della musica. Com’è cambiato il tuo modo di fare musica dall’inizio della tua carriera ad oggi?
«Sono nato come DJ, ma ora sono diventato un Selector. L’accesso ad enormi quantità di musica, che la rete ha consentito, (in particolare ora con i servizi di streaming) mette qualsiasi fruitore di musica di fronte ad un oceano di possibilità che è disorientante e quindi colui che “porta “ i dischi, deve diventare in qualche modo colui che li indica, che li seleziona in questo mare. Credo che siamo passati ormai dall’Età del Battere, dell’accumulare, all’Età del Levare, del selezionare. Da musicista invece devo dire che mi sono molto spaventato delle difficoltà di produrre e vivere di dischi che non siano pop: una fatica a volte troppo grande per quello che rende.»
Nel 2013 nasce Casa Bertallot che è una web radio, una casa, un laboratorio di idee e format per la divulgazione musicale. Quindi, un luogo in cui convergono varie personalità: chi sono gli ospiti di Casa Bertallot? E come li scegli?
«Credo di avere contato, in circa 4 anni, quasi 250 musicisti ospiti. Molti sono venuti per fare interviste, altri con un’intera band, altri con il loro strumento. La presenza di un pianoforte che Yamaha Pianoforti ci ha dato sin da quando Casa Bertallot era appena nata, ha creato occasioni di grande musica. Sono venuti a suonarlo Bollani, Ezio Bosso, Danilo Rea, Jacob Collier, Daymè Arocena, Mark Harris, Gloria Campaner, Omar Sosa… solo per citarne alcuni. La scelta avviene in base alle possibilità che Milano offre, e alla disponibilità dei musicisti. Mi ritengo un privilegiato ad essere considerato da artisti che vengono a casa, e suonano: e come se facessero un concerto privato per me.»
Spazio Temenos ha voluto creare insieme a te questo evento innovativo in una Chiesa di grande importanza culturale e storica. Cosa ti aspetti da questa esperienza?
«Sono contento che esista uno spazio dove si possa parlare di musica, di fronte ad un pubblico. Non è cosa comune. Innanzitutto capire se sono in grado di rendere gradevole un racconto che può essere importante per me, ma non so se lo sia anche per un pubblico. Tuttavia porto delle storie, dei video e soprattutto della musica i cui protagonisti raccontano di per sé la storia della Musica con la M maiuscola. Confido in loro! Sono un nano sulle spalle dei giganti.»
Che cosa bolle in pentola in Casa Bertallot? Quali soni tuoi progetti per il futuro?
«Dimostrare che esiste la possibilità di una radio 3.0. Una radio che non sia né il modello tradizionale sulle FM, né il semplice trasloco di quella esperienza sul web, ma un crossover nuovo che tenga conto di queste esperienze e delle novità che il web propone. La direzione artistica che ho fatto fino a poco tempo fa, per l’unica piattaforma di streaming italiana, TIMmusic, mi ha insegnato molto . Credendo in questa possibilità di intersecare la cultura della radio, del racconto per spigare la musica con la cultura delle playlist on line, abbiamo raddoppiato il pubblico di TIMmusic in due anni. Ho in mente un modello nuovo di cui questa playlist è un prototipo: Casa Bertallot Revelations»
Il concerto avrà inizio alle 21. Biglietti ancora disponibili. Per info e prevendite: 0922 29742 o info@spaziotemenos.it
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