Chiesa di San Pietro e Giardino della Kolymbethra insieme

giugno 3rd, 2016 eventi

L’accordo di partenariato turistico-culturale che Spazio Temenos e Fondo Italiano per l’Ambiente hanno siglato questa mattina punta a rafforzare la promozione del territorio

La Chiesa di San Pietro è da oggi la porta che dalla Valle dei Templi apre al Centro storico della città. Il Giardino della Kolymbethra scrive, invece, una nuova pagina della sua storia. È davvero rivoluzionaria la portata del progetto che nasce dall’accordo di partenariato turistico-culturale che Spazio Temenos e il FAI- Giardino della Kolymbethra hanno ufficialmente sottoscritto questa mattina in occasione della conferenza stampa di presentazione.

Nel dettaglio la grande novità che emerge dall’accordo è che, per la prima volta dopo tanto tempo, sarà possibile gustare in città i frutti del Giardino. Il Giardino della Kolymbethra infatti riprende dopo decenni la sua attività produttiva a servizio della città.

Presso lo Spazio Temenos sarà quindi possibile gustare i prodotti del Giardino, sia all’interno del “Caffè San Pietro” che nel ristorante “Terracotta”, con le genuine spremute delle arance antiche e le verdure e gli ortaggi che andranno a comporre i piatti di un menù celebrativo della Kolymbethra. Spazio Temenos ha infatti adottato l’orto del Giardino e ben dieci alberi di agrumi, coprendone i costi di coltivazione e gestione.

Inoltre la Chiesa di San Pietro diventa oltre che “info point” della Kolymbethra per la promozione della visita al Giardino e del patrimonio culturale del territorio, anche “Punto Fai”, quindi luogo di riferimento per tutti gli iscritti e per i nuovi soci della delegazione agrigentina del Fondo Ambiente Italiano.

La convenzione prevede anche, nella zona subito prospiciente i locali della Chiesa, che nell’aiuola già esistente verranno impiantati alcuni alberi di agrumi del Giardino con un apposito cartello informativo, in modo da creare un richiamo al paesaggio della Kolymbethra nel Centro storico.

Anche il Giardino della Kolymbethra, nello spirito della reciprocità, promuoverà la visita alla suggestiva Chiesa – che si caratterizza per gli affreschi di grande pregio di Giuseppe Crestadoro -, nonché  le attività culturali organizzate da Spazio Temenos. In altre parole il Giardino, svolgendo questa importante attività di promozione, andrebbe a contribuire all’aumento dei visitatori nel Centro storico.

“Il progetto – ha sottolineato Giuseppe Lo Pilato, property manager del Giardino della Kolymbethra – avviato nel 2012 con gli operatori del settore turistico ha legato la Kolymbethra ad oltre 60 esercizi tra hotel, B&B, ristoranti, e oggi si arricchisce con l’adesione di una importante struttura culturale che per la sua posizione fungerà da porta di ingresso nel centro storico girgentano, segnando l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia. L’ auspicio – conclude Lo Pilato – è che si arrivi a costruire una rete virtuosa di operatori turistici che unendo le forze, e le passioni, realizzino il grande sogno di fare di Agrigento una vera città turistica“.

Spazio Temenos attraverso questo accordo vuole costruire una rete di cooperazione tra le realtà significative del territorio. Col Fai c’è un percorso di collaborazione iniziato da anni ed oggi si concretizza con questa convenzione. Ospiteremo e promuoveremo assieme, nei reciproci siti, le attività culturali, adotteremo per la prima volta un orto e degli alberi di agrumi facendo assaggiare ai visitatori i frutti del raccolto della Kolymbethra, creeremo un collegamento tangibile tra la Valle e il Centro storico”, dichiara Salvatore Ciulla, presidente della cooperativa sociale Temenos.

Sono tante le affinità tra la Chiesa di San Pietro e il Giardino. Due luoghi incantevoli, due storie parallele che si uniscono in un progetto. La storia della riapertura di San Pietro dopo oltre 50 anni di abbandono e la rinascita del Giardino della Kolymbethra, luogo caduto nell’oblio della memoria storica agrigentina, sono infatti simili. Entrambi i siti sono stati riportati alla luce grazie a un’azione di protagonismo civico che non si è esaurito certo con la riapertura dei due straordinari luoghi, ma che continua ancor oggi a promuovere un’innovativa attività di sviluppo turistico-culturale nel territorio.

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