Un pianoforte e una giovane donna coreana dalla bellezza statuaria. La musica di Chopin. L’eleganza del violoncello tra le gambe di un’artista scandinava. Sotto le luci della volta a cupola della chiesa di San Pietro prendeva vita un’atmosfera senza tempo, sospesa come dentro una bolla fragilissima. Nel caotico sabato sera del mese del Mandorlo, tra palafood e folklore e macchine in doppia fila, c’era un posto ieri ad Agrigento che pareva essere fuori dal mondo.
La seconda serata della rassegna di musica “Jazz&Classic”, organizzata dalla cooperativa Spazio Temenos, si apre con la performance solista della pianista Sun Hee You. Il piacere estetico è dato dall’armonia della composizione visiva, prima che musicale. Il pianoforte a coda, punto geometrico al centro del piccolo palco, e l’energia di quel corpo esile, in abito viola, col capo chino sulla tastiera: gli elementi puri della scena fatta tutta di bellezza e concentrazione.
La grandezza dei 12 études dell’op.25 di Chopin, pezzi tra i più impegnativi e seducenti del repertorio pianistico da concerto di musica classica, riempiono poi l’anima e lo spazio tutt’intorno.
E l’unica cosa che viene da pensare è se è il caso o meno di chiudere gli occhi per godere dell’intensità di sentimento di quella musica, già nota, e che sembra evocare i fenomeni naturali della pioggia, del vento, del fuoco. L’applauso scatta anche quando proprio non si dovrebbe, ovvero tra un étude e un altro. È chiaro che si tratta di un pubblico poco… abituato.
Dopo l’esecuzione di Sun Hee You entra in scena Randi Caterina P. Birkeland con il suo violoncello e la sua bellezza pura, senza orpelli. E via con le variazioni sul tema di “Die Zauberflöte” dell’op.66 di Beethoven e poi ancora Chopin, con la Polonaise Brillante.
Un fuori programma nel bel mezzo del concerto spezza per un attimo l’incantesimo. Un uomo tra le prime fila viene colto da un malore improvviso. In un religioso silenzio la platea si scompone e si agita, le due artiste smettono di suonare e assistono con preoccupazione. Immediato l’intervento dei medici presenti. L’uomo viene trasportato fuori e arrivano presto i soccorsi del 118. Le notizie che giungono a fine concerto rassicurano il pubblico circa le sue buone condizioni di salute.
La sala si ricompone velocemente, riprende il concerto. A concludere la serata è l’esecuzione di due composizioni di Nikolai Kapustin: Elegy dell’op.96 e Burlesque dell’op.97. Il repertorio del contemporaneo compositore ucraino è tra i preferiti di Sun Hee You e si caratterizza per la struttura musicale classica ma vicino al jazz nel linguaggio e nello stile.
Ciò che accomuna le due artiste, la cui collaborazione ha dato vita a un duo ormai affermato nel panorama internazionale, ha una storia tutta italiana. Entrambe infatti dopo una prima formazione svolta nei rispettivi paesi d’origine, si sono trasferite in Italia per perfezionare gli studi. Ed è al conservatorio di S. Cecilia di Roma che è avvenuto il fortunato incontro.
Sun Hee You è tra i talenti emergenti più in vista, vanta già collaborazioni con rinomati artisti quali Bruno Canino, Oxana Yablonskaya, Borsi Petrushansky. La carriera della norvegese Randi Caterina P. Birkeland ha avuto ampio seguito in Italia dove, tra le varie esperienze, conta anche la tournée con Ennio Morricone in Corea, Brasile, Messico, Cile, Russia e Grecia.
L’ultimo appuntamento della rassegna musicale è sabato 12 marzo alle 21 con la band “Four on six”, una delle realtà jazz manouche più importanti in Italia.
[di Debora Randisi | Foto di Francesco Palminteri]
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